Gino Fiore, nato a Napoli nel 1907, ma ligure di adozione, è nato in arte con lo pseudonimo di
Gifio, su suggerimento di
Dedica autografa di Marinetti
F.T. Marinetti che lo conobbe ed apprezzò nel 1933 alla Mostra Nazionale del Futurismo a Roma.
Gifio ha partecipato a un centinaio di mostre regionali, interregionali e nazionali come componente di un gruppo di artisti savonesi, dedicandosi per oltre 50 anni alla produzione di ceramiche artistiche albissolesi. Ha collaborato a riviste e giornali come illustratore: ”le Grandi Firme”, “Il Milione” e in varie pubblicazioni umoristiche locali della Liguria.
Pittore d’istinto con una vasta esperienza in diverse e personali tecniche in continua evoluzione, si trovava a suo agio sia nella pittura tradizionale, esprimendo una predilezione ai temi paesaggistici liguri, sia nella ricerca di nuovi mezzi espressivi e tecnici.
Sua particolare esperienza è stata quella di “scultore” di cartapesta, per creare strutture e personaggi di carri carnevaleschi allegorici.
Si è dedicato alla scultura in cemento con applicazioni all’edilizia moderna con creazioni originali destinate alle ambientazioni esterne ed interne.
Gifio secondo la diretta testimonianza di estimatori e amici, fu per lungo tratto della sua vita un autentico bohémien. Un uomo libero quindi, che ha professato il suo credo lontano da compromessi e da false convenzioni, tanto geloso della sua intimità artistica da preferire spesso ad una giusta autopromozione, il trincerarsi dietro lo schermo dell’ ironia e del riserbo.
L’artista scompare ad Alassio il 25 luglio 1992 all’età di 85 anni.